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FAQ

Risposta alle domande frequenti

Informazioni utili dal Comune

Via Sanavalle, 14, 31051 Follina (TV)

Via Sanavalle, 14, 31051 Follina (TV)

I servizi si trovano in alto, nella terza voce del menù di navigazione del sito.

Gli uffici comunali si trovano in amministrazione, uffici.

E' possibile inviare una segnalazione al comune cliccando sulla voce "Segnala disservizio" presente a fondo pagina, in tutto il sito web.

Anagrafe Nazionale Popolazione Residente

E' possibile richiedere il documento direttamente sul sito, accedendo al servizio Anagrafe nazionale della popolazione residente - ANPR.

Puoi richiedere i certificati elettorali direttamente sul sito comunale, accedendo al servizio Anagrafe nazionale della popolazione residente - ANPR

E' possibile richiedere il Cambio Residenza - ANPR accedendo al servizio direttamente da casa.

E' possibile prenotare un appuntamento direttamente dal sito comunale cliccando sul servizio Rilascio Carta di Identità Elettronica (CIE).

E' possibile richiedere il certificato direttamente dal nostro sito comunale accedendo al servizio Certificato di nascita per cittadini europei - ANPR.

Imprese e Commercio

Se ne occupa il SUAP (Servizio Unico per Attività Produttive).

Consultando il portale di Impresa in un Giorno dell'Ente di riferimento o accedendo al servizio Sportello Unico Attività Produttive (SUAP).

I requisiti possono essere richiesti all'Ufficio Attività Produttive che si occupa del Servizio Unico per Attivit Produttive (SUAP).

E’ l’attività economica svolta in maniera prevalente da un'unità locale. 

Quando più attività sono esercitate nell'ambito di una stessa unità, la prevalenza è individuata sulla base del valore aggiunto. In mancanza di tale dato, la prevalenza si stabilisce, nell'ordine, sulla base del fatturato, delle spese per il personale, delle retribuzioni lorde annue, del numero medio annuo di addetti. Dopo aver determinato l'attività principale, la seconda in ordine di importanza è considerata attività secondaria.

In alcuni casi è elemento fondamentale per definire la destinazione d'uso dei locali sede della stessa.

La destinazione del locale deve essere conforme all'attività che si va ad insediare, pertanto è
necessario verificare se la zona ammette il cambio di destinazione d'uso, procedere con l'eventuale pratica edilizia, l'aggiornamento catastale e, se previsto, presentare il procedimento amministrativo necessario per l'esercizio dell'attività. Non è ad esempio possibile avviare un'attività produttiva artigianale/industriale in un locale commerciale (cat. catastale C1).

Patente di guida

E' possibile verificare il saldo punti della propria patente di guida una volta effettuata la registrazione sul Portale dell'Automobilista, oppure chiamando, da telefono fisso, il servizio automatico al n. 848 782 782 attivo sempre.

Passare col semaforo rosso "costa" 167 euro (che diventano addirittura 222,67 se l'infrazione viene commessa in orario notturno, dalle 22 alle 7), sei punti e - per chi commette la stessa infrazione nel giro di due anni - la sospensione della patente da uno a tre mesi. Attenzione però: se sei un neopatentato, cioè se hai la patente da meno di 3 anni, ti verr tolto il doppio dei punti, vale a dire 12.

Il Codice della Strada individua diverse categorie di patente, ciascuna di esse richiede un'età minima:

  • 14 anni per il conseguimento della patente di cat. AM
  • 16 anni per il conseguimento della patente di cat. A1 - B1
  • 18 anni per il conseguimento della patente di cat. A2 - B
  • 20 anni per il conseguimento della patente di cat. A (se da almeno 2 anni titolare di A2)
  • 24 anni per il conseguimento della patente di cat. A

Si ricorda che per i primi 3 anni dal conseguimento della patente di categoria B non è consentito il superamento della velocità di 100 Km/h per le autostrade e di 90 Km/h per le strade extraurbane principali.

Dal 15 novembre al 15 aprile vige l'obbligo di viaggiare con dotazioni invernali, ossia di avere montati pneumatici invernali o avere catene a bordo. L’obbligo vige anche in assenza di neve.

Comunità Energetica Unione Montana delle Prealpi Trevigiane

Le CER accedono ad una tariffa incentivante ventennale, che viene erogata al soggetto referente della comunità energetica con cadenza annuale dal GSE. Il soggetto referente si occuperà di ripartire l’incentivo a tutti i soggetti membri della CER secondo quanto stabilito nel regolamento dell’associazione.

L’energia condivisa è pari al minimo tra l’energia consumata in una data ora dai membri della comunità e quella immessa in rete dagli impianti detenuti dalla comunità energetica. È sull’energia condivisa che viene calcolata la tariffa incentivante successivamente erogata alla comunità energetica dal GSE.

Partecipare ad una comunità energetica può portare dei benefici non soltanto ai singoli aderenti, ma anche per la collettività presente sul territorio in cui si costituisce la CER. La comunità energetica, infatti, determina una serie di benefici sociali, ambientali ed economici, sia per i suoi membri sia per il territorio in cui viene sviluppata, fra cui:

  • Contribuire al raggiungimento degli obiettivi nazionali ed europei di installazione di fonti rinnovabili
  • Combattere la povertà energetica
  • Creare nuove opportunità di lavoro sul territorio
  • Incrementare la Responsabilità Sociale d’Impresa e l’adozione di comportamenti individuali virtuosi
  • Promuovere la coesione delle comunità locali
  • Promuovere il ripopolamento di aree marginali
  • Promuovere la modernizzazione delle infrastrutture di comunicazione e della rete
  • Ridurre le emissioni di CO2 e ottimizzare i consumi energetici
  • Ottenere quota parte degli incentivi economici ventennali riservati alle comunità energetiche

La sigla POD è un acronimo che sta per Point Of Delivery, cioè il punto di consegna dell’energia elettrica. Il codice POD è il codice identificativo del punto di fornitura di un’utenza, sia essa domestica, commerciale o industriale, ed è univoco per ogni utenza.

Verificare se si possiede un POD è un’operazione molto semplice. Infatti, l’intestatario di un POD coincide con l’intestatario della bolletta.

Il produttore terzo è un produttore che non figura quale socio o membro della CER, ma che può conferire mandato al referente della CER affinché l’energia elettrica immessa dal suo impianto di produzione venga rilevata nel computo dell’energia elettrica condivisa. Tale soggetto può essere anche grande impresa e/o può svolgere come attività commerciale o professionale principale la produzione e scambio dell’energia elettrica.

Si può partecipare ad una comunità energetica in qualità di:

  • Produttore (detto anche “producer”): utente che produce energia elettrica ed immette tutta la produzione in rete senza consumarla per sé, condividendola con la comunità energetica
  • Produttore-consumatore (detto anche “prosumer”): utente che produce energia e che la utilizza per i propri fabbisogni energetici, che ne accumula l’eccesso prodotto con le batterie e/o che lo condivide con altri membri della comunità energetica
  • Consumatore (detto anche “consumer”): utente che non produce energia perché non possiede un impianto fotovoltaico, ma che vuole comunque contribuire alla transizione energetica condividendo i propri consumi con la comunità energetica

La novità delle CER è che anche chi consuma diventa importante perché grazie al consumo si riesce a distribuire l’eccesso di energia e a fare comunità.

La CER può avere più impianti fotovoltaici al suo interno. Ogni impianto a fonte rinnovabile incluso in comunità energetica:

  • Può arrivare fino a 1 MW di potenza installata
  • Deve avere la data di allaccio successiva alla data di costituzione della comunità energetica a cui intende aderire
  • Deve avere un contratto di Ritiro Dedicato attivo e stipulato con il GSE

In linea generale, si possono adottare le seguenti regole di discernimento:

  • Impianto allacciato dopo il 15.12.2021: gli impianti entrati in esercizio dopo dicembre 2021, e prima della pubblicazione del Decreto MASE di gennaio 2024 potranno beneficiare degli incentivi solo se inseriti in una CER costituita prima del loro allaccio
  • Impianto allacciato prima del 15.12.2021: le configurazioni di comunità energetica possono prevedere anche impianti “esistenti”. Nel caso di CER, la potenza degli impianti esistenti non può superare il 30% della potenza complessiva degli impianti appartenenti alla configurazione.

Secondo quanto definito dalle Regole Tecniche GSE “per impianti esistenti si intendono impianti entrati in esercizio fino alla data di entrata in vigore del D.Lgs. 199/21 (ovvero fino al 15 dicembre 2021), diversi da quelli già facenti parte di CER e di sistemi di autoconsumo collettivo ai sensi dell'articolo 42-bis del decreto-legge 30 dicembre 2019, n. 162, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 febbraio 2020, n. 8. Gli impianti esistenti non accedono agli incentivi, ma l’energia immessa da tali impianti viene considerata nel computo dell’energia autoconsumata su cui viene riconosciuto il contributo di valorizzazione. Per gli impianti entrati in esercizio prima dell’entrata in vigore del Decreto CACER (ovvero prima del 24/01/2024) dovrà essere prodotta idonea documentazione da cui si ricavi che l’impianto/UP sia stato/a realizzato/a ai fini del suo inserimento in una configurazione di CER. In tal caso il requisito dovrà essere dimostrato dalla produzione di documenti sottoscritti in data anteriore a quella di entrata in esercizio dell’impianto (con tracciabilità certificata della firma) e la richiesta di accesso alla tariffa incentivante dovrà essere presentata entro 120 giorni dalla data di apertura del Portale del GSE.”

L’autoconsumo fisico (noto anche come autoconsumo in loco o diretto) è l’energia autoconsumata direttamente dall’impianto di produzione. Rappresenta un risparmio per mancato acquisto di energia da rete di distribuzione (massimo vantaggio). L’autoconsumo collettivo o virtuale invece è l'energia condivisa con gli altri membri della Comunità, pari al minimo, in ciascun periodo orario, tra l'energia elettrica prodotta e immessa in rete dagli impianti a fonti rinnovabili e l'energia elettrica prelevata dall'insieme dei clienti finali associati.

Il codice della cabina primaria è il codice fornito dal proprio DSO indicante la cabina di afferenza a cui il quadro elettrico di casa/impianto si allaccia per ricevere energia. In Italia le cabine sono divise in bassa (BT), media (MT) e alta tensione (AT). Per costituire comunità energetica, occorre fare riferimento all’afferenza alla cabina in alta tensione (AT).

Non vi è alcun limite minimo relativo alla potenza del POD. Il limite è sulla potenza nominale del singolo impianto di produzione da fonte rinnovabile che deve essere minore o uguale a 1000 kW, cioè 1 MWp.

Ultima modifica: giovedì, 17 aprile 2025

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